In questo articolo faremo chiarezza sull’asessualità sfatando falsi miti e definizioni errate e chiarendo una volta per tutte di cosa si tratti.

Una persona asessuale può risalire alle cause della propria asessualità? Scopriamolo insieme
Quando si parla di sesso e sessualità, capita ancora di scontrarsi con pregiudizi e informazioni fuorvianti che generano confusione e condizionano la vita di molte persone. Un esempio lampante è la percezione che si ha di un orientamento sessuale sconosciuto ai più e sul quale se ne leggono di cotte di crude.
In questo articolo faremo chiarezza sull’asessualità sfatando falsi miti e definizioni errate e chiarendo una volta per tutte di cosa si tratti.
Cosa prova un(ə) asessuale nei confronti del sesso
Anche se viviamo in un mondo sempre più influenzato da stereotipi sessuali (molti dei quali discutibili), su certe tematiche si fa ancora grande fatica a trovare informazioni chiare e precise. Nell’ampio elenco degli orientamenti sessuali, infatti, sono presenti alcune voci poco note, una delle quali è l’asessualità.
La confusione in merito a questo tema è ancora tanta, al punto che molte persone credono che essere asessuali significhi rifiutare il sesso per ragioni morali o religiose o, addirittura, averne paura. Beh, naturalmente l’asessualità non è niente di tutto ciò. È noto, però, che spesso e volentieri le persone tendano a definire ciò che non conoscono in maniera superficiale, riuscendo a rendere complicati persino i concetti elementari.
Ma allora, com’è il sesso visto dalle persone asessuali?
Semplicemente, una pratica per la quale non si ha il minimo interesse per ragioni legate all’assenza di desiderio, un fattore puramente personale che nulla ha a che fare con moralità, psicologia o deficit fisici. Questo, naturalmente, non significa che chi è asessuale non desideri stabilire relazioni affettive o legarsi sentimentalmente a un(ə) partner.
A tal proposito, possiamo cogliere la palla al balzo per evidenziare un’altra falsa credenza: quella che porta alcune persone a credere che un(ə) asessuale rifiuti il sesso solamente in assenza di un coinvolgimento emozionale. Assolutamente sbagliato!
Tale orientamento è detto demisessualità, ed è molto diverso dall’asessualità.
Leggi anche: Erotofobia: quando il sesso fa paura
Asessuali si nasce o si diventa? Non serve fare un test ma, semplicemente, conoscere se stessə
Contrariamente a quanto può capitare di leggere sul web, l’asessualità non è né una malattia né una condizione dettata da traumi o esperienze negative. Se si conoscono le peculiarità di tale condizione dunque, è fuori luogo parlare di rimedi o cause.
Asessuali, semplicemente, si nasce! E scoprire di esserlo, talvolta, può essere molto difficile proprio perché su questo e su tanti altri aspetti legati all’immenso mondo della sessualità si fa fatica a trovare informazioni corrette.
Non è raro, infatti, che una persona asessuale viva la propria condizione con grande disagio poiché inconsapevole della propria natura e immersa in un mondo in cui il sesso è un tema ricorrente. Moltə asessuali scoprono di esserlo solamente dopo aver parlato con unə psicologə, rendendosi conto di come il loro malessere fosse legato non tanto all’assenza di stimolo sessuale quanto al timore di sentirsi esclusə o giudicatə.
Insomma, l’asessualità è un orientamento sessuale come un altro e non rappresenta un ostacolo alla conduzione di una vita di coppia sentimentalmente soddisfacente che – peraltro – può includere pratiche piacevoli non necessariamente legate al concetto ‘tradizionale’ di rapporto.
Differenza tra asessuale e asessuatə: quanta confusione a riguardo!
Prima di concludere, è giusto chiarire uno degli equivoci più frequenti e imbarazzanti in merito a questa tendenza sessuale che interessa circa l’1% della popolazione mondiale. Capita spesso che si parli di persone asessuate anziché asessuali per indicare la condizione di cui abbiamo parlato. Ma le due parole hanno lo stesso significato? Certo che no!
‘Asessuatə’ è un aggettivo appropriato per tutti gli organismi viventi che non hanno un organo sessuale definito. Insomma, nulla a che vedere con l’asessualità. Un(ə) asessuale, infatti, che sia uomo o donna, non ha alcun difetto fisico o fisiologico che impedisce la pratica sessuale e riproduttiva.
Il suo disinteresse per l’atto sessuale (di qualsiasi tipo) è riconducibile solamente a un’indole strettamente personale presente fin dalla nascita e palesata dalla pubertà, periodo in cui iniziano a manifestarsi i primi impulsi sessuali.
A proposito, c’è un altro punto su cui è facile cadere in fallo. Non si può parlare di asessualità in riferimento a una persona che nel suo passato ha avuto attrazione per il sesso e si ritrova improvvisamente a non avere alcun desiderio di questo tipo. Il calo della libido può essere dovuto a tanti fattori come ansia, stress, squilibri ormonali, ma è una situazione temporanea. L’asessualità, invece, è parte integrante del modo di essere di un uomo o di una donna.
In conclusione
In questo articolo abbiamo fatto luce su una condizione sessuale ancora troppo spesso avvolta dall’oscurità e abbiamo spiegato quali sono i suoi tratti distintivi. La speranza è che in futuro si approcci a questo e ad altri temi riguardanti la sessualità (come, ad esempio, l’utilizzo di integratori per l’equilibrio della flora vaginale) con la massima libertà e con informazioni giuste.