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Come stimolare la clitoride: guida per principianti (o forse no?)

In queste righe faremo un breve viaggio alla scoperta della clitoride e forniremo dei suggerimenti per trovare la ricetta della felicità con la sua stimolazione

da Redazione | 13 Maggio 2022
Photo by Lina Scheynius

Questa parte del corpo femminile non conosce né espertə né principianti: ecco alcuni suggerimenti per trarne piacere

Contrariamente a quanto certi stereotipi vorrebbero far credere, nel sesso e nell’autoerotismo non esistono tecniche e pratiche giuste o sbagliate. O meglio: esistono, ma non sono quelle che il mondo esterno vuole farci credere.

Ciò che è giusto o sbagliato lo deve stabilire ognunə di noi. La stimolazione della clitoride non si differenzia da tutti gli altri aspetti della sessualità, ed è per questo che in questo articolo non parleremo di metodi infallibili per provare piacere ma faremo un breve viaggio alla scoperta di questa zona erogena femminile e forniremo dei suggerimenti per trovare da solə la ricetta della felicità.

Cos’è la clitoride: non tuttə sanno che…

Il mondo della sessualità è stracolmo di misteri. Uno di questi è certamente legato alla clitoride, una parte importantissima dell’area genitale femminile. La confusione che orbita intorno a questa zona del corpo è tanta, al punto che perfino molte donne nutrono dubbi in merito alla sua anatomia.

L’errore più comune è quello di pensare che la clitoride sia quella protuberanza che fuoriesce dalla parte alta del vestibolo vaginale. In realtà, questa non è che la parte visibile della clitoride (detta glande della clitoride). Questo organo si sviluppa per lo più all’interno del corpo e consiste in un’asta che va a dividersi in due segmenti formando una sorta di ipsilon rovesciata ai lati dell’osso pubico.

Di fatto, la clitoride è l’unico organo erettile della donna e la sua stimolazione ne comporta il rigonfiamento. Poiché dotata di oltre 8.000 terminazioni nervose, la clitoride è caratterizzata da un’estrema sensibilità e, se stimolata nel modo giusto, può donare un enorme piacere.

Vediamo, dunque, in che modo può essere sollecitata questa zona erogena.

Leggi anche: SOS Clitoride! Problemi comuni e soluzioni semplici

La stimolazione della clitoride: un festival di falsi miti

Prima di scoprire attraverso quali pratiche e quali strumenti (sì, stiamo parlando proprio dei sex toys) è possibile incontrare il piacere clitorideo, è opportuno fare una premessa.

Diciamolo chiaramente: viviamo in una società sempre più porno dipendente. E ciò non è assolutamente un bene. Questo mondo, infatti, ha contribuito a diffondere tantissime false credenze e stereotipi, oltre a far nascere in milioni di persone la convinzione che ciò che si vede nei film rappresenti l’unico modo per trarre piacere dal rapporto sessuale.

Beh, tutto ciò è falso, anzi falsissimo! Come tutti gli aspetti legati al sesso, anche la stimolazione della clitoride è caratterizzata da una varietà di componenti e da un elemento fondamentale: la naturale differenza che intercorre tra una persona e un’altra. E, sì: anche tra una clitoride e un’altra.

Mentre il cinema hard sembra voler inculcare la credenza che una clitoride, così come un pene o un seno, debba avere una determinata forma ed essere stimolata in un solo modo per poter provare sensazioni piacevoli (quasi sempre quello più violento e trasgressivo), la realtà è che esistono mille e più modi per raggiungere questo traguardo.

Il come, il quando e il quanto dipendono indissolubilmente dai gusti e dalle caratteristiche personali, e non è da escludere che la tecnica di stimolazione della clitoride più adatta possa variare in base al momento e (perché no) al partner.

Come stimolare la clitoride? La tecnica giusta la si trova da solə

Esistono tanti modi per stimolare la clitoride e raggiungere l’orgasmo; trovare quello giusto è importante sia per chi desidera ottenere piacere tramite la masturbazione sia per chi vuole soddisfare un partner.

Partendo dal ‘fai da te‘, il modo migliore per capire come comportarsi con la propria clitoride è iniziare a esplorare l’area genitale in modo delicato, focalizzandosi sulle sensazioni. Abbiamo già detto che si tratta di una zona particolarmente sensibile; pertanto sarebbe opportuno dapprima bagnarsi le dita (aiutandosi anche con un buon lubrificante) e accarezzare sia il glande della clitoride sia le labbra della vulva procedendo a ritmo lento con movimenti circolari, dall’alto verso il basso e, all’occorrenza, con tocchi progressivamente più decisi.

Il tutto senza fretta!

Una volta scaldata la situazione, è possibile avventurarsi anche nella penetrazione con le dita o con i sex toys e andare a stimolare la parte interna della clitoride; il mix tra stimolazione interna ed esterna potrebbe donare un piacere superiore, ma non è obbligatorio forzare i tempi. Ciò che conta è sentirsi a proprio agio e godersi il momento.

Quando si tratta di stimolare la clitoride di un’altra persona, il discorso si fa più complesso. È vero, oltre alle dita e ai toys si possono utilizzare le labbra e la lingua per esplorare la zona ma occorre prestare grande attenzione alle reazioni del partner, coinvolgendo tutti i sensi per capire se la stimolazione stia generando piacere o fastidio.

La presenza di migliaia di terminazioni nervose, infatti, fa sì che un certo tipo di movimento o di pressione sulla clitoride possa infastidire o addirittura causare dolore. Anche in questo caso, comunque, la parola d’ordine è procedere a gradi e sperimentare. La complicità con il partner e l’esperienza aiuteranno a trovare le tecniche giuste per trasformare questa zona in una fonte di piacere.

In conclusione

Restando fedeli a quanto promesso in fase di introduzione, abbiamo evitato di propinare tecniche a colpo sicuro (che non esistono) e abbiamo cercato di parlare degli aspetti più importanti della stimolazione della clitoride, ovvero la conoscenza e l’accettazione del proprio corpo, l’esplorazione dell’area clitoridea e la percezione delle sensazioni.

Una volta compreso questo, tutto il resto – come si suol dire – verrà da sé.

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