Shop
+
All
Vibratori
Benessere intimo
Integratori
Sets
Extras
Cos’è la negazione dell’orgasmo? Guida all’edging (e ai piaceri di questa pratica)

In questo articolo scopriremo quali sono le varie forme di interruzione dell’orgasmo e quali benefici può apportare tale pratica alla vita sessuale.

da Redazione | 13 Luglio 2022
Art by Camilla engstrom

Ecco in cosa consiste questa pratica e quali effetti ha sul corpo

Pensare al sesso senza orgasmo viene piuttosto difficile. Il momento in cui si raggiunge il piacere, infatti, è un po’ come la linea del traguardo per un corridore che partecipa a una maratona. Ciò nonostante, esistono dei casi in cui questo momento viene intercettato o rinviato in continuazione. La domanda sorge spontanea: perché?

In questo articolo scopriremo quali sono le varie forme di interruzione dell’orgasmo e quali benefici può apportare tale pratica alla vita sessuale.

Negazione dell’orgasmo: come cambia dal BDSM al Tantra

Nella cultura occidentale l’orgasmo rappresenta indubbiamente il momento culminante di un buon rapporto sessuale. Guai a farlo mancare! Eppure, non tuttə la pensano così. Diverse persone, infatti, introducono nella propria vita sessuale una pratica che non prevede l’orgasmo.

Questa tendenza è molto diffusa nel mondo BDSM, in cui le varie pratiche prevedono la presenza di una parte dominante e di una parte dominata. In alcuni casi è proprio quest’ultima a dover rinunciare al momento clou, e tale divieto può avere varie sfaccettature.

C’è il teasing & denial, in cui la persona sottomessa viene stimolata finché non si avvicina il momento dell’orgasmo, che viene bloccato sul nascere; una variante del teasing & denial è il tie & tease, che consiste nella medesima pratica in cui però la persona sottomessa viene legata. In alcuni casi, durante queste pratiche l’orgasmo viene ritardato più volte per poi essere concesso nella fase finale. Capita spesso, però, che la parte sottomessa sia costretta a rinunciare del tutto all’orgasmo, e tale rinuncia può essere addirittura estesa a giorni o settimane.

Al di là di queste pratiche non convenzionali, però, ci sono altre situazioni in cui la negazione dell’orgasmo è protagonista. Basti pensare al Tantra, antica disciplina spirituale di origine indiana in cui attraverso la meditazione due partner imparano a trattenere l’orgasmo per espandere le sensazioni di piacere più a lungo.

Insomma, tra BDSM e Tantra c’è una differenza sostanziale in merito alla negazione dell’orgasmo: nel primo caso si tratta di una sorta di punizione, nel secondo è orientata a un piacere prolungato. In mezzo, però, c’è una pratica più “neutrale”.

Leggi anche: Perché in Italia non si parla liberamente di pratiche BDSM

Edging: bloccare l’orgasmo per godere di più

La negazione dell’orgasmo non deve per forza essere legata a una punizione o alla spiritualità, ma può essere anche una tecnica volta a migliorare un rapporto sessuale. L’edging, infatti, è una pratica che consente di amplificare il piacere attraverso il blocco momentaneo dell’orgasmo.

Proprio così: quando il piacere sta per toccare il picco, ci si ferma e vi si rinuncia (almeno momentaneamente). Poiché mentre si fa l’amore si percepisce in anticipo il momento che precede l’esplosione di piacere, chi fa edging interrompe l’atto sessuale in prossimità di quel momento per poi riprenderlo successivamente. L’interruzione dell’orgasmo fa sì che l’eccitazione duri di più e consente non solo di prolungare la durata dell’atto sessuale ma anche di avere un orgasmo finale più intenso e soddisfacente.

Questa pratica può coinvolgere sia chi ha un pene sia chi ha una vulva; pertanto, per portarla avanti in sintonia occorre che entrambə ə partner ne siano consapevoli (fermarsi all’improvviso senza che l’altra persona sappia che tale interruzione è dovuta all’edging potrebbe rovinare un momento bello).

Si può fare edging anche durante la masturbazione, e anche qui il discorso vale sia per le persone con il pene sia per quelle con la vulva. In entrambi i casi, interrompere l’autoerotismo alle prime avvisaglie di un orgasmo che incombe consente di imparare a percepire le sensazioni e di acquisire maggiore controllo sul proprio corpo.

Il metodo dell’edging, noto anche come “metodo stop and start”, viene addirittura suggerito alle persone con il pene che soffrono di eiaculazione precoce per migliorare la propria vita sessuale.

Come fare edging in modo sano

L’edging può apportare alla vita sessuale di una coppia notevoli benefici fisici e psicologici. Avere un rapporto sessuale prolungato che culmini in un piacere più intenso è un’esperienza appagante per entrambə ə partner.

Tuttavia, le persone con il pene farebbero bene a non abusare di tale pratica. Come mai? Beh, l’opinione di molti medici è che interrompere troppo spesso l’orgasmo e l’eiaculazione possa aumentare i rischi di incorrere in un’infiammazione della prostata. Tale condizione può presentarsi ancora più facilmente se il rapporto si conclude senza eiaculazione, quindi con un orgasmo negato in maniera totale.

Alla luce di quanto detto, dunque, per le persone con il pene va benissimo ricorrere a questa pratica sia durante la masturbazione sia durante il rapporto vero e proprio (magari con l’ausilio di un buon lubrificante) purché non si esageri e, soprattutto, non si rinunci all’eiaculazione finale perché i danni alla prostata potrebbero comportare guai seri.

Articoli Relativi