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Tutto ciò che devi sapere sull’utilizzo del tuo primo plug anale

Nelle prossime righe andremo alla scoperta di uno strumento intorno al quale ruota molta confusione e spiegheremo come utilizzarlo in maniera responsabile.

da Redazione | 25 Maggio 2022

Una guida per approcciare all’uso di questo strumento in maniera consapevole

In una società porno centrica come la nostra, l’utilizzo di oggetti per il piacere sessuale viene erroneamente collegato alla pornografia. In realtà non c’è nulla di vergognoso o imbarazzante nell’esplorare l’universo del piacere sessuale attraverso l’uso di sex toys o altri oggetti che stimolano l’eros.

Nelle prossime righe andremo alla scoperta di uno strumento intorno al quale ruota molta confusione e spiegheremo come approcciarsi al suo utilizzo in maniera responsabile.

Cos’è e quale forma può avere un plug anale

Nel variegato mondo dei sex toys esistono svariati tipi di attrezzature volte a massimizzare il piacere sessuale sia durante le fasi preliminari, sia durante il rapporto, sia durante la masturbazione. Vibratori, dildo, succhia clitoride sono tutti strumenti in grado di intensificare le sensazioni nei momenti intimi e molte persone ne fanno uso.

Un altro oggetto che può essere usato per dare all’autoerotismo e al sesso qualcosa in più è il plug anale. Spesso confuso con altri oggetti del piacere, questo è pensato specificatamente per la dilatazione e la stimolazione dell’ano e, a seconda della forma, della prostata. È chiaro, dunque, che possa essere utilizzato da chiunque senza distinzione di genere né di orientamento sessuale.

Nella sua versione più classica, il plug ha una punta arrotondata e fine e un corpo che va ad allargarsi per poi restringersi nuovamente nel tratto finale, in cui è presente una base larga che serve ad agevolare l’inserimento e la rimozione nonché a impedire che il plug entri completamente nell’orifizio anale. Insomma, l’estremità che rimane fuori dall’ano assomiglia a una sorta di tappo, e non a caso il termine inglese ‘plug’ ha proprio questo significato.

Esistono, però, altri tipi di plug che, pur avendo la stessa funzione di quello classico, hanno forme completamente diverse, come:

  • la catenina anale;
  • il plug gonfiabile;
  • il dildo anale;
  • il massaggiatore prostatico.

Per iniziare a sperimentare questo tipo di penetrazione, in ogni caso, è sempre meglio usare un plug anale classico di piccole dimensioni.

Leggi anche: Il lato B(ello), o la normalizzazione del sesso anale

Come dilatare gradualmente l’ano con un plug

Ampliare i propri orizzonti sessuali apre scenari nuovi e consente di sperimentare forme di piacere precedentemente inesplorate. È fondamentale, però, approcciarsi alla stimolazione anale senza forzature e con il giusto input mentale. Non importa che una persona sia eterosessuale, omosessuale, bisex; a prescindere dall’orientamento e dalle preferenze, per vivere un’esperienza piacevole occorre essere rilassatə sia a livello fisico sia mentale.

Poiché l’ano, a differenza della vagina, non ha una lubrificazione spontanea, prima di inserire il plug è opportuno prepararlo alla penetrazione. È buona abitudine effettuare una buona pulizia dello sfintere con un doccino anale (la classica peretta) e iniziare a stimolare l’ano sia esternamente sia internamente con un dito (con l’ausilio di un buon lubrificante).

Una volta presa confidenza con la percezione di un corpo estraneo che entra ed esce dall’ano, è possibile introdurre in maniera graduale il plug (abbondantemente lubrificato) con movimenti dolci e coordinati in base alle sensazioni comunicate dal corpo.

Molto importante non forzare mai l’inserimento del plug ma procedere senza fretta e rispettare i propri tempi. Una volta che lo sfintere, in seguito alla stimolazione, acquisisce l’elasticità necessaria per raggiungere la dilatazione sufficiente a introdurre il plug in maniera fluida, questo non dovrebbe essere tolto e infilato nuovamente, bensì tenuto dentro.

La funzione del plug, infatti, non è simulare la penetrazione ma predisporre l’ano a essa o amplificare le sensazioni di un rapporto o della masturbazione in virtù delle numerose terminazioni nervose qui presenti.

Nelle persone con il pene, inoltre, il plug stimola la prostata aumentando la percezione del piacere e dà origine ad amplessi più vigorosi.

Quanto tempo si può tenere un plug nell’ano

Generalmente il plug anale viene utilizzato nella fase che precede un incontro sessuale o la masturbazione e viene tenuto nello sfintere anche durante l’atto vero e proprio. Tuttavia, data la sua funzione, può essere inserito anche durante la giornata per godere sempre di una buona dilatazione, caratteristica che rende sempre prontə alla penetrazione.

Fatta eccezione per i modelli più pittoreschi, i plug risultano invisibili attraverso gli indumenti; pertanto, possono essere introdotti nell’ano e tenuti per qualche ora. Naturalmente, per svolgere altre azioni con un plug inserito nell’ano è necessario avere una buona familiarità con questo oggetto, onde evitare episodi imbarazzanti. In ogni caso, sarebbe opportuno non lasciarlo nello sfintere per più di 12 ore di seguito.

In conclusione

Il plug anale rappresenta un modo fantastico per scoprire nuovi angoli della propria sessualità e per intensificare il piacere durante il sesso e nell’autoerotismo. Tuttavia, iniziare a usarlo in maniera impropria potrebbe scatenare l’effetto contrario. In questo articolo abbiamo chiarito qual è il modo giusto per affrontare la prima esperienza con questo utilissimo oggetto.

Ci teniamo a chiarire, però, che al di là delle tecniche e dei consigli, l’elemento imprescindibile per utilizzare un plug anale è la predisposizione mentale e fisica.

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