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Autoerotismo e self-porn: il self-love 2.0
Riappropriarsi del proprio corpo e del proprio potenziale erotico attraverso il self-porn. Lo hai mai provato?
da Aurelie | 26 Luglio 2020

Il self-love significa accettare e apprezzare i nostri corpi, significa ascoltarli e mettere i nostri bisogni in primo piano, qualunque essi siano. La masturbazione è un atto di self-love che pratichiamo spesso, e insieme a quella, molte di noi sperimentano sempre di più con il self-porn. (Lo hai provato anche tu?)
Narcisismo o esplorazione? La psicologia dell’autoerotismo
L’autoerotismo, a volte chiamato autosessualità, si declina su un ampio spettro. Secondo l’esperto Leon Seltzer, dottore in psicologia, “viste letteralmente, le persone autoerotiche sono sopratutto attratte dal proprio corpo. Ma in senso più generale, l’autoerotismo si riferisce ad un’ampia gamma di comportamenti e atteggiamenti sessuali.”
Lontano dall’egocentrismo puro del narcisismo, l’autoerotismo non corrisponde ad un disturbo della personalità; quello che hanno in comune è un certo livello di attrazione verso se stessi. Molti di noi che si sono ritrovati a far sesso vicino ad uno specchio sono forse rimasti più colpiti dalla propria immagine che non da quella del.la partner. Questa fascinazione può raggiungere forme più estreme. Mentre per molti il sesso con altri rimane una priorità e il pensiero che guida la propria routine di masturbazione, “per i classici autosessuali, l’unico stimolo sessuale requisito sarebbe un’autoscatto o la propria immagine allo specchio”. Ci sono diversi motivi per cui siamo attratti dall’autoerotismo; il piacere è tra i principali. Quando il sesso con altri non ci soddisfa del tutto (ciao pleasure gap!), l’idea di affidarci a noi stessi per raggiungere l’orgasmo diventa molto seducente. Hai mai provato a guardare foto o video di te stessa mentre lo fai?