Il pleasure gap è al centro dell’ultima rivoluzione sessuale. Quella del piacere femminile, del piacere per tutt*.

Più di un buzzword o di una tendenza del momento, è al centro dell’ultima rivoluzione sessuale: quella del piacere femminile. Fuori dai soliti schemi della sessualità mainstream e verso una vera emancipazione dalle dinamiche di coppia che troppo spesso dettano ancore le regole.
Le statistiche non mentono.
Le donne godono di meno…
Al centro della retorica sessuale contemporanea, il pleasure gap si riferisce alla differenza fondamentale nel raggiungimento dell’orgasmo tra uomini e donne: in poche parole, le donne godono meno, molto meno. The Pleasure Gap è anche il titolo di un libro pubblicato ad inizio febbraio di quest’anno, scritto da Katherine Rowland, giornalista e esperta delle questioni di gender.
Gli studi sono chiari: mentre gli uomini raggiungono l’orgasmo durante l’85% dei rapporti, per le donne etero è soltanto il 63% dei rapporti a condurre a l’orgasmo (le donne lesbiche sono messe decisamente meglio con 75% di rapporti fonte di orgasmo).
Un’ulteriore studio americano del 2017 porta il numero di uomini etero che raggiungono il climax durante i rapporti al 95% versus 65% di donne etero.
…ma fingono di più.
Oltre al non provare lo stesso piacere, le donne subiscono anche una certa pressione nel mantenere l’illusione della parità orgasmica: l’80% finge durante almeno la metà dei rapporti mentre sono 25% a fingere quasi sempre (nel 90% dei rapporti).
Certo, ci mancherebbe che gli uomini dovessero iniziare a farsi qualche domanda…
Parola d’ordine: educare!
Il piacere come missione.
Che poi la domanda non ci sta perché siamo noi donne a dover prendere il nostro piacere in mano. E in questo la masturbazione è essenziale: sia per azzerare i contatori e recuperare tutti gli orgasmi in meno che per sviluppare quella conoscenza e consapevolezza che ci permetteranno di guidare i nostri partner nel darci piacere nel modo giusto.
L’importanza degli strumenti giusti.
L’informazione e l’educazione sono le basi di questo sapere; i sex toys ne sono gli strumenti maggiori.Capire i punti da stimolare e in quale modo, se preferiamo l’azione esterna di Yumi o la stimolazione interna di Yoana, o il mix delle due con Yulia e Yasmin; capire le tempistiche, capire cosa ci piace e cosa non vogliamo.
Un’orgasmo, o tre, alla volta.