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L’immaginario della vulva perfetta: tra ossessione e fantasia

Dalla depilazione integrale alla chirurgia estetica, la corsa alla “vagina perfetta” è all’ordine del giorno e forse, dietro si nasconde qualcosa di più complicato di una semplice questione di gusti.

da Giada | 30 Gennaio 2022
Illustrazione di una persona che si guarda la vulva allo specchio
Illustrazione di Cecilia Grandi

Alzi la mano chi, almeno una volta nella vita, non si è mai lamentatə dell’aspetto dei propri genitali. Tra depilazione integrale e chirurgia estetica, la corsa alla “vagina perfetta” è all’ordine del giorno. Ma se anche tu storci un po’ il naso pensando di non rientrare in determinati canoni o, peggio, hai subìto un rifiuto per queste ragioni, è evidente che c’è qualcosa che non va. Qualcosa di più complicato di una semplice questione di gusti.

Quindi cosa s’intende per “vagina perfetta”? Che poi… it’s vulva not vagina!

Radicati nell’immaginario collettivo, ci sono gli standard di bellezza sull’aspetto, che hanno colpito proprio tutto del corpo: dalla dimensione del pene, alla forma del capezzolo, fino all’aspetto della vulva. Quest’ultima in particolare, grazie, purtroppo, alla poca e scarsa rappresentazione dei media mainstream che hanno costruito e alimentato fantasie distorte.

“Get the Barbie look!” e la vulva perfetta secondo la chirurgia estetica intima

I campi della chirurgia estetica sono infiniti e in continua evoluzione, anche per quanto riguarda quella dei genitali. Catapultandoci in un mondo pieno di bambole dalla vulva perfetta, “The Barbie Labiaplasty” è il nome che hanno dato alla procedura chirurgica di labioplastica, nella Toronto Cosmetic Clinic in Canada.

La labioplastica consiste nel diminuire o addirittura rimuovere quasi del tutto, nel caso della procedura Barbie, le piccole labbra (o inner labia). Il risultato, come descrivono, è un aspetto più “petite”, “liscio, snello” e “affusolato” – se non quasi inesistente – della vulva.

Negli Stati Uniti, a partire dal 2013, la labioplastica è diventata velocemente un trend diffondendosi poi in molti altri paesi occidentali, compresa anche l’Italia. Nonostante sia utile per eliminare reali e gravi disturbi causati dall’anatomia della vulva, o come parte del processo ricostruttivo per le vittime di mutilazioni genitali o dopo il parto, le ragioni estetiche sono le principali protagoniste, soprattutto tra le teenager. Ma a cosa sono dovute, queste ragioni?

  • Percezione negativa della propria anatomia naturale.
  • Preoccupazione di non avere un aspetto genitale “normale”.
  • Rappresentazione non veritiera o quasi assente dei mass media come nella pornografia mainstream, social o televisione.
  • Vergogna di parlarne, confrontarsi e mostrarsi.
  • Mancanza di educazione.

L’alto livello di stress che colpisce l’età dell’adolescenza, a causa delle concezioni e pressioni sociali sul corpo femminile, crea una situazione alquanto delicata, essendo inoltre gli anni in cui avviene la scoperta del proprio corpo e sessualità. Giovanissime e angosciate dalle dimensioni o dalla forma delle loro vulve, negli anni del boom il numero delle adolescenti minorenni, che si sottoposero all’operazione, aumentava dell’80% ogni anno.

Una comunicazione molto preoccupante è stata quella della dottoressa Naomi Crouch, che presiede la British Society for Pediatric and Adolescent Gynaecology; affermando che addirittura alcune ragazze di nove anni hanno voluto informarsi sulle procedure cosmetiche.

Le vulve sono diverse, cambiano nel tempo e sono tutte belle

Non esistono prove evidenti sugli effetti a lungo termine di queste procedure. Senza contare che molti studi sono finanziati dall’industria estetica stessa che, in un modo o nell’altro, aumenta lo stereotipo. Infatti, si sa molto poco sui possibili rischi oltre che benefici. Per questo motivo, moltə ginecologə consigliano visite approfondite prima di sottoporsi a qualsiasi operazione, per rassicurare le pazienti quando non c’è nessun problema e schermare un eventuale disturbo da dismorfismo corporeo.

La realtà viene alterata, diventa surreale, fino ad arrivare al fantastico.

Il concetto di “vagina perfetta” non esiste, o meglio, è stato inventato ed è del tutto personale. Le “imperfezioni” e asimmetrie che creano sconforto sono in verità del tutto normali. Per questo è fondamentale l’educazione anatomica e la rappresentazione di tipi di vulva diversi, insieme a quella di Barbie.

A sbuffo, tulipano, geranio, ferro di cavallo… Ogni vulva è diversa, come diversi sono i volti e qualsiasi altra parte del corpo, da persona a persona. Allo stesso modo del corpo, anche la vulva e le dimensioni delle tanto temute piccole labbra (o labbra interne), cambiano nel corso della vita. Contengono molte terminazioni nervose, vasi sanguigni e tessuto erettile. Possono diventare più grosse o scure, a seconda dei cambiamenti ormonali che avvengono nel tempo, nella pubertà, gravidanza e menopausa.

Quanti tipi di vulva esistono? Le nuove rappresentazioni

Le vulve hanno da sempre affascinato, ma anche confuso. Con l’avvenimento del virtuale, abbiamo scoperto nuovi modi di alterare l’esistenza e le sue forme. Quello che ancora rimane però, nella carne, è il corpo vivo e le sue infinite diversità. A celebrarle sono le nuove rappresentazioni di artistə di tutto il mondo che portano in primo piano la realtà. Dalla frutta a forma di vulva, origami, illustrazioni e anche le serie tv. Fino alle installazioni come quella di The Great Wall of Vagina dove il privato diventa pubblico (e politico) mettendo in scena circa 400 vulve differenti.

Non solo opere d’arte, ma anche educazione e visibilità è l’obiettivo di artistə come Hilde Atalanta con la sua The Vulva Gallery. Nata come piattaforma online, fino a diventare un libro, mostra la diversità e rende accessibile a tuttə la possibilità di condividere e parlare apertamente delle proprie esperienze e insicurezze. Creando uno spazio sicuro in cui è possibile cambiare il modo di guardare i nostri corpi e il corpo dell’altrə.

Non importa che forma abbia o che nome le diamo, prendi un specchio in mano e prova ad osservare ciò che il tuo corpo offre, per conoscerlo e celebrarlo ogni giorno!

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